Ascolta "Early Neapolitan Cello Music"
Playlist
EARLY NEAPOLITAN CELLO MUSIC
Autore:
GAETANO FRANCONE (c.1650-1717)
ROCCO GRECO (1650-1718)
Interpreti:
Early Neapolitan Cello Music ℗
Brilliant Classics
Released on: 2021-05-28
Artist: Malagoli Matteo
Artist: Irene De Ruvo
Artist: Schola Gregoriana Scivias Ensemble
Artist: Fullin Milli
Composer: Gaetano Francone
Lyricist: Anonymous Music
Publisher: Brilliant Classics
Registrazioni in anteprima mondiale di alcuni dei più antichi repertori per violoncello sopravvissuti.
Il violoncello è stato un beneficiario della notevole fioritura dell’alta cultura sponsorizzata da mecenati sia ecclesiastici che aristocratici nella Napoli dell’inizio del XVIII secolo. Nel 1717 Rocco Greco (1650-1718) divenne l’ultimo suonatore di viola da gamba nella Cappella Reale dedicata al tesoro di San Gennaro, patrono di Napoli. Sia Greco che il suo collega Gaetano Francone (c.1650-1717) produssero nuova musica per violoncello che fosse adatta per l’esecuzione all’interno della liturgia della cappella.
Un po’ come i compositori di messe alternative per organo scrivevano elaborazioni di canto per l’organo da suonare tra i versi cantati della liturgia, così Greco compose 11 virtuosistiche “diminuzioni” che venivano elaborate dalla parte di basso dei mottetti vocali che impostavano i testi dei Vespri. Nell’eseguire le diminuzioni, Malagoli le premette con una versione cantata dell’antifona gregoriana su cui si basavano i mottetti.
Il suono risultante è un equivalente con accento italiano delle “divisioni” della viola che compositori inglesi come Locke e Simpson stavano producendo a questo punto. Entrambi di umore vivace e malinconico secondo la firma di chiave, queste brevi Diminuzioni e Passagagli richiedono entrambi una tecnica virtuosistica dall’esecutore e un grado di fantasia nell’interpretazione dei manoscritti. Le registrazioni in anteprima mondiale di Matteo Malagoli soddisfano entrambi i criteri.
Come gambista e violoncellista, Malagoli ha esplorato la storia degli strumenti a corda basso per diversi decenni, sia in recital solistici che come musicista da camera e accompagnatore continuo di diversi rinomati gruppi di musica antica italiani. È nella posizione ideale per portare autenticità e stile senza rivali a queste nuove scoperte, che collocano il violoncello in un contesto insolito di musica sacra e portano alla luce due significativi compositori napoletani: un album essenziale per tutti gli appassionati di musica antica.
Nel corso dei secoli XVII e XVIII, centinaia di chiese e case religiose in tutta Napoli impiegavano musicisti, cantanti e costruttori di strumenti. Facevano a gara per presentare la musica più elegante o sontuosa per uso liturgico. Uno dei nuovi strumenti introdotti nella Chiesa fu il Violoncello.
Rocco Greco e il suo collega Gaetano Francone hanno prodotto una nuova musica per violoncello che era adatta per l’esecuzione all’interno della liturgia della cappella. Un po’ come i compositori di messe alternative per organo scrivevano elaborazioni di canto per l’organo da suonare tra i versi cantati della liturgia, così Greco compose 11 virtuosistiche “diminuzioni” che venivano elaborate dalla parte di basso dei mottetti vocali che impostavano i testi dei Vespri. Nella presente registrazione le diminuzioni sono precedute da una versione cantata dell’antifona gregoriana su cui si basavano i mottetti. Francone, nel frattempo, compose una raccolta di 10 brevi Passagagli. I dieci brani, basati sul modello passacaglia basso, sono scritti per violoncello e basso continuo.
Il violoncellista e musicologo italiano Matteo Malagoli è specializzato in un repertorio ottocentesco poco conosciuto, avendo anche pubblicato ricerche sugli organi britannici e italiani e sull’era della musica barocca italiana tra gamba e violoncello.